L'origine
del nome Polcenigo
ha destato per anni l'interesse
di dotti e profani ed ha
originato talvolta vive
discussioni. Convivono ad
oggi due versioni dei fatti,
una scientifica e razionale
ed, ahimè, forse più verosimile,
ed una romantica. Come Aviano,
sembra che anche l' origine
di Polcenigo derivi da un
toponimo prediale romano,
Paucinius, quindi territorio
appartenente a Paucinio.
Il suffisso in "igo"
lascia peraltro intendere
anche una origine celtica.
Non vi nascondo però, e
me ne darete ragione, che
io preferisco credere alla
seconda ipotesi, non fosse
altro che per l'associazione
ad una poetica immagine
femminile di ben altra suggestione
rispetto a quella di un
luogotenente romano! Ebbene,
secondo quanto a noi piace
credere, le cose andarono
così: |
E'
tradizione che nel
875 Carlo il Calvo
assegnò con incarico
militare questo prezioso
posto di avvistamento
ad un nobile del suo
seguito, un conte
di Blois di Francia.
Costui aveva una figlia
di rara bellezza che,
essendo giovanissima,
veniva chiamata "poucelle"
(pulzella). Quale
fiore apparso ad abbellire
un paesaggio incantevole
e selvaggio, il suo
fascino fu naturalmente
accostato alla bellezza
del luogo e lo riscattò
dall'anonimato rendendolo
immortale con la sua
effigie: |

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così
ebbe rigine Polcenigo, il
borgo della "poucelle
de Blois" la cui celebre
bellezza fu decantata anche
dai bardi. Ad
onor di cronaca, bisogna
dire che la fanciulla esistì
veramente ed andò sposa
a Roberto da Sacile, signore
di un paese vicino, ma nell'immaginario
locale è e sempre sarà la
patrona di Polcenigo. |

Polcenigo
- Castello |
Nel
963 l'imperatore Ottone
I donò il "castellum-castrum"
di Polcenigo col territorio
circostante al vescovo
di Belluno, che riconfermò
l' investitura militare
conferendo il titolo
comitale al capitano
d'arma Fantuccio,
primo del nobile casato
dei Conti di Polcenigo,
che dal luogo prese
nome.
Da allora la primitiva
fortezza diventò un
vero castello medioevale,
con cinta merlate,
torri e camminamenti. |
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In
seguito sorse il borgo,
che si ingrandì come logica
conseguenza dell'aumentato
prestigio del castello.
La prima menzione storica
si trova in un atto del
XIII secolo con cui i signori
Aldrigo e Guarniero di Polcenigo
concedevano a chiunque il
permesso di fabbricare una
casa entro le mura del castello.
Da allora il borgo si sviluppò
sempre più e si affermò
anche economicamente con
l'insediamento di mercanti
e artigiani; crebbe di importanza
soprattutto dopo l'avvento
della Repubblica di Venezia
(1420). Sorsero, nel territorio
circostante, le ville (oggi
frazioni del Comune di Polcenigo)
di San Giovanni, Coltura,
Mezzomonte, Budoia, Dardago
e Santa Lucia (queste ultime
tre oggi fanno parte del
Comune di Budoia). Famiglia
potente, i Polcenigo ebbero
grossa parte in tutte le
epoche nella storia del
Friuli. Quali feudatari
del maniero, furono poi
vassalli del Principato
Ecclesiastico di Aquileia
tra i " nobili liberi
", e con tale prerogativa
sedettero nel Parlamento
di Udine, sino al cadere
della sovranità friulana
ed anche durante la dominazione
veneziana. Oggi, dopo più
di mille anni, sopravvive
a Polcenigo l' ultima discendente
di questa illustre famiglia:
la Contessa Mimma Polcenigo.
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