La Sacrestia
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All' estremità
del transetto destro una
porta conduce alla sacrestia,
che assunse la sua forma
attuale, spaziosa e gentile,
con la costruzione dell'abside
terminale nel 1478.
Alla sinistra del porta
di ingresso c' è
un tabernacolo reliquiario
i finissima fattura in cui
era
custodito il Preziosissimo
Sangue, con ai lati due
notevoli statuette di San
Francesco e San
Giovanni Battista, opera
di BartolomeoBellano ( 15°
secolo ).
Sulla destra del cancello
di ferro attraverso cui
si accede alla sala del
Capitolo si può vedere
un
orologio incastonato in
una meravigliosa cornice
intagliata da Francesco
Pianta il Giovane
( 17° secolo ). L'opera
è stata realizzata
con un unico pezzo di legno
di ciliegio e rappresenta
le
allegorie del tempo.
Alla destra dell' orologio
potete ammirare una tela
molto
espressiva di Nicolò
Frangipane, discepolo di
Tiziano,
raffigurante la Deposizione
di Cristo dalla croce tra
le
braccia di Maria(1593).
La scena è dominata
dalla figura pia della Madonna
, il
cui dolore viene reso in
maniera tanto perfetta nelle
lacrime dignitose e nell
'intensa espressione del
viso, da
muovere a compassione chiunque
alla sola vista.
La visione angosciante di
una madre che sopravvive
al
proprio figlio è
senza dubbio un forte messaggio
per tutti
coloro che possono e vogliono
opporsi a tutte le crudeltà
umane.
Da notare anche due dipinti
della Scuola di Bonifacio
De Pitati raffiguranti la
visita della Regina di Saba
a
Salomone, con sfondo su
Venezia, e l'Adorazione
dei Magi.
Colori e paesaggi sono particolarmente
belli e curati.
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Prima
della colonna che conduce al
presbiterio è collocato
un bel crocifisso della Scuola
di
Andrea Brustolon (1662-1732).
I piccoli quadri posti al centro
delle pareti laterali rappresentano
Agar nel deserto confortata
da
un angelo di Giambattista
Pittoni e Susanna tra i
vecchioni della scuola del
Piazzetta, entrambi del
18° secolo. Nel dipinto
del Pittoni, in particolare,
si denota l'influenza artistica
del grande Giambat-
tista Tiepolo.
All'esterno della cappella
absidale si nota un lavabo
della Scuola Lombarda ( 16°
secolo ) e sul muro
di sinistra un prezioso dipinto
della Scuola della
Misericordia raffigurante
la Vergine, Madre Miseri-
cordiosa che protegge i fedeli
raccolti sotto il suo
manto. Il valore e la bellezza
del dipinto, opera di
un anonimo veneziano del 15°
secolo, stanno nella
suggestiva rappresentazione
storica del paesaggio.
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