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La tela
misura 4,85 per 2,70 metri
e raffigura la Vergine seduta
sul trono in attesa che Jacopo
Pesaro Le venga presentato
da San Pietro, che in quel
momento sta interrompendo
la sua lettura.
Il nobile veneziano è
in ginocchio sulla sinistra
e dietro a lui si vede un
alfiere che innalza la fiammeggiante
bandiera con lo stemma del
Papa Alessandro VI, dato che
Jacopo Pesaro era il comandante
delle galee papali durante
la vittoriosa battaglia di
S. Maura contro i Turchi nel
1503. In secondo piano si
vede infatti un prigioniero
turco con uno stupendo turbante.
Attorno alla Vergine si vedono
San Francesco e San Antonio
che stanno intercedendo in
favore di Jacopo Pesaro e
dei suoi fratelli Francesco,
Antonio, Fantino e Giovanni
inginocchiati sulla destra.
Il giovanetto in raso bianco
è Leonardo, figlio
di Antonio, che sembra girarsi
improvvisamente e raggiungere
lo sguardo dello spettatore
da qualsiasi angolo egli osservi
il quadro. Questa figura,
che sembra estraniarsi dalla
scena, in realtà rappresenta
il legame tra il pubblico
e la scena stessa e costringe
lo spettatore a partecipare
all' importante evento condividendo
con gli astanti il momento
di profondo raccoglimento
spirituale.
La geniale
innivazione di Tiziano in
questa opera consiste nell'aver
spostato la figura principale
della Immacolata dalla sua
tradizionale centralità
ad una posizione laterale
e pur sempre predominante,
al vertice della piramide
geometrica formata dagli altri
personaggi. La magnificenza
dei colori e l' espressività
dei ritratti, insieme ai giochi
di luce ed al mirabile equilibrio
delle masse arminica- mente
disposte fanno di questa tela
uno maggiori capolavori della
pittura di ogni tempo. |