L'esterno
della Basilica
I Frati Minori
dell'Ordine di San Francesco giunsero
a Venezia nel 1225 circa. Inizialmente
furono ospitati in alcune chiese e
conventi della città e vivevano
di elemosina e di umili lavori.
Dopo qualche tempo, cresciuti di numero,
il doge Jacopo Tiepolo donò
loro un vasto terreno dietro Campo
San Stin denominato " lago Badoer
" per la presenza di una piscina,
sul quale vennero edificate una chiesa
ed un convento in onore della Santa
Vergine Maria.
Intorno al 1340, grazie all'accresciuta
importanza dell'ordine dei Frati
Minori e alle generose elargizioni
da parte di alcune nobili famiglie
veneziane, ebbero inizio i lavori
del grandioso tempio, che nel 1445
fu terminato ed il 27 maggio 1492
venne consacrato e dedicato alla
Vergine Assunta in cielo: Santa
Maria Gloriosa dei Frari.
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La basilica si
può definire un esempio di
stile gotico francescano, intendendo
con ciò significare una mirabile
sintesi dello stile gotico privato
dello sfarzo eccessivo di guglie,
pinnacoli ed archi rampanti per sottolineare
l'armonia e la semplicità delle
sole linee. Ad aumentarne la bellezza,
vi è l'impatto cromatico dato
dal caldo colore delle pareti in cotto,
appena macchiate all'esterno dal bianco
della pietra d'Istria.
L'architetto è
tuttora un mistero, ma si presume
che fosse un frate del vicino convento.
L'unico nome certo giunto fino a noi
è quello di Scipione Bon, che
fu fabbriciere e soprintendente nell'ultima
fase dei lavori.
La basilica ha una
lunghezza di 102 metri ed è
larga 32 metri. Il transetto è
lungo 48 metri e largo 16, mentre
l'altezza sia della navata centrale
che del transetto è di 28 metri.
La basilica è
situata su un'ampia piazza denominata
" campo ", che nella oponomastica
veneziana sta a indicare un ampio
spazio originariamente erboso, come
gli altri campi e campielli della
città.
Davanti alla facciata corre il Rio
dei Frari, un canale attraversato
da un ponte costruito nel 1428 dai
Frati.
Nella piazza, intorno alla basilica,
si possono ammirare il grande convento
dei Frari, ora Archivio di Stato,
ed altri palazzi un tempo sedi delle
confraternite (Scuole) che fungevano
da centri propulsori di vita religiosa
e culturale.
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